Per l’Earth Day 2021 la condotta di Slow Food – Monti Sicani lancia una campagna di sensibilizzazione unica nel suo genere, chiedendo ai suoi aderenti e simpatizzanti l’adozione di un albero di ulivo della varietà Biancolilla Centenaria, quale simbolo di rinascita e di rilancio verso un futuro prospero e vitale per tutti.
Il progetto di Monti Sicani – il cui fiduciario è Pasquale Marino – mira, infatti, a sensibilizzare la popolazione su temi di rilevanza mondiale riguardanti le strategie di conservazione del pianeta.
Questa varietà di Biancolilla è, infatti, un ecotipo raro dei Monti Sicani, autofertile, a rapido accrescimento, con produzione elevata e costante. L’olio che se ne estrae è fruttato medio-equilibrato, con sentori di frutti, erba e mela verde. L’amaro è medio ed il piccante è medio e persistente.
La salvaguardia di questa cultivar si integra con le strategie di conservazione del germoplasma, attivate ormai da anni da parte di vari enti di ricerca, per prevenire l’erosione genetica dei sistemi agrari in quanto essi custodiscono buona parte della biodiversità dei fruttiferi selezionati dalle precedenti generazioni di agricoltori. I piccoli agrosistemi sono spesso in stato di abbandono, sia a causa del cambio generazionale cha ha allontanato i giovani dalle campagne sia per assenza di manodopera; si rischia così che essi scompaiano per incuria e incendio.
L’olivicoltura è un’attività virtuosa perché gli alberi assorbono fino a sei volte la quota di CO2 emessa. Bastano 400 piante di olivo per neutralizzare l’impronta ambientale annua di un essere umano e, se a ciò aggiungiamo che si tratta di una pianta millenaria, l’impatto a lungo tempo diventa veramente significativo. Il Consiglio Oleicolo Internazionale, inoltre, ha quantificato che, per produrre un litro di olio di oliva, vengono assorbiti circa 10 kg di anidride carbonica; questo rapporto diventa ancora più significativo se si attua l’agricoltura biologica.