Partinico (Pa). L’attività di Vincenzo Bonomo è una delle realtà più misteriose che mi siano capitate e per questo voglio illustrarvela.
Li incontro qualche mese fa con (squisite) cassette di pesche. Riscontro che tutta la produzione è certificata e in biologico. Con l’occasione scopro la produzione di olio extravergine e dopo una breve ricerca noto che, per quanto distribuita solo privatamente con sistema porta-a-porta, i prodotti non si trovano in Sicilia ma in alcuni indirizzi a “Nord”. Ecco qualche dettaglio:
Il primo “cliente” in cui mi imbatto è Olivier Roellinger ex “tre stelle” Michelin (dismesso per scelta nel 2008) e oggi patron del Relais & Château Les Maisons de Bricourt a Cancale (Ille-et-Vilaine – Bretagna).
Il Relais si trova vicino Saint-Malo con vista sulla baia di Mont-Saint-Michel. Roellinger è un Gran Maestro delle spezie ed è conosciuto in tutto il mondo per un lavoro meritevole e puntiglioso. Oliver seleziona personalmente tutti i suoi aromi. Paladino dei concetti di buono, pulito e giusto, in cucina utilizza oltre 120 spezie provenienti da ogni parte del mondo. Alcune, appunto, da Partinico.
Il secondo nome è Eugenio Pol del panificio Vulaiga, nome celebre nel segmento della panificazione naturale. Si trova presso Fobello, in provincia di Vercelli. Eugenio ha origini veneziane, natali meneghini, la montagna è la sua patria elettiva. Scrivono di lui: “nei suoi impasti confluiscono almeno tre ingredienti: la formazione di chimico, l’esperienza da cuoco e l’empiria della lievitazione”.
Il terzo è lo chef Simon Press. Di origini argentine, condivide con l’uruguayano Matias Perdomo la conduzione del ristorante milanese Contraste, premiato da Michelin nel 2017. I piatti sono simbolo di piena italianità, riconoscibili, senza stress su inutili tendenze. Il gusto è sempre protagonista. Comprendo la presenza di Bonomo.
Chiude la ricerca – ma chissà quanti altri saranno riforniti dai Bonomo – una intuizione lontana: due premiate pizzerie finlandesi che delle spezie e degli oli dei Bonomo fanno un ottimo uso.
L’azienda
In forma di cooperativa agricola, Bonomo è una società a carattere familiare dedita alla produzione di olio extravergine di oliva, spezie, frutta e aromi. Ma suo “core business” è proprio la produzione di due extravergine dalla cultivar Cerasuola.
L’uliveto
L’azienda si trova tra Partinico e Monreale: 10 gli ettari, divisi in 10 corpi aziendali. L’uliveto è esteso 6 ettari e mezzo, la media dell’età 20 anni. In una particella gli alberi – sempre di Cerasuola – sono ultracentenari. La produzione totale si aggira sui 200 quintali di olive, per un totale di 4.000 litri di extravergine.
Le erbe e le spezie
La coltivazione delle erbe e delle spezie avviene su 3.000 mq. Si tratta origano selvatico, timo selvatico, finocchietto selvatico, rosmarino, menta, peperoncino, sommacco, alloro e salvia, più due orti di un paio di ettari con limoni, pesche e mandorle della varietà Tuono. Molto interessante anche la proposta di sale marino aromatizzato alle erbe aromatiche.
Gli Oli
Extravergine di Oliva, Cerasuola – biologico
Fresco, vivo, fragrante, questo extravergine da olive Cerasuola esplode al naso con gioiosa irruenza. Netti gli aromi di carciofo, mela Smith, erba falciata, pepe bianco. Finale vivace, leggermente piccante, lungamente persistente.
Extravergine di Oliva, Cerasuola – Altair, da ulivi secolari
Dal colore verde brillante, è la punta di diamante della produzione. Profumato e dal frutto pieno, questo extravergine da olive Cerasuola è un olio elegante e vivace. Mela renetta, foglia di pomodoro, erba cipollina e agrumi quali cedro e limone di Sorrento, sono tra gli innumerevoli riconoscimenti. Armonico, vigoroso.
Bonomo – Società Cooperativa Agricola
Via Nicolosi, 35 – 90047 Partinico (PA)
Servizio Clienti anche su Whatsapp: +39 339 2766802
Email: info@oliobonomo.com
www.oliobonomo.com
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Riconoscere al cuoco rispettoso e responsabile il ruolo di comunicatore è un passo necessario per qualificare la ristorazione oltre la mera somministrazione di cibo. Studiare, ricercare è un impegno necessario per la salvaguardia della biodiversità. I cuochi ne sono gli alfieri. La grande distribuzione organizzata offre molte scorciatoie, troppe, e il consumatore dovrebbe riconoscerle e contestarle con ferma gentilezza. Anche verso le tavole più blasonate.
