Gelato. Degustazione con Antonio Cappadonia di tre specialità di Palermo. Martedì 27 giugno

Acqua, zucchero e succo di frutta? Tutt’altro. Il gelato è espressione di creatività e veicolo di valorizzazione di prodotti locali, un viaggio gustoso attraverso tutte e quattro le stagioni. Eppure, nonostante l’intuizione sia antichissima, solo recentemente grazie ad una tecnologia matura si è riusciti a “catturare” alcune tra le caratteristiche più importanti del gelato. Le migliori modalità di produzione restano, però, artigianali, tanto da aver attivato l’iter presso l’Unesco quale patrimonio immateriale.

Antonio Cappadonia, maestro gelatiere in Palermo e originario di Cerda, si dedica all’arte gelatiera siciliana da oltre40 anni. Il suo primo segreto è cercare la migliore materia prima, meglio se prodotta sull’Isola, lavorarla con protocolli rigorosi e rispettosi di quelle precise caratteristiche organolettiche. Sono ormai leggenda i suoi sorbetti e le sue creme, non si contano più i riconoscimenti e i premi da parte della critica generalista e di settore.

Slow Food Palermo propone ad i propri soci e amici, martedì 27 giugno, con inizio alle ore 20.45, una serata-laboratorio dedicata al gelato. Tre i gusti prescelti: il Limone di Bagheria, la Fragola dei Monti Sicani e la Albicocca di Scillato, Presidio Slow Food. Racconteranno i prodotti, Irene Miceli Soletta dell’azienda agricola Miceli Soletta (Fragola dei Monti Sicani), Giorgio e Riccardo Galioto dell’azienda agricola biologica Galioto Sperlinga (Limone di Santa Flavia) e Alberto Battaglia dell’azienda Terre di Carusi e Referente dei produttori del Presidio. La degustazione avverrà al tavolo, i posti sono limitati.

Oltre i tre gusti, sarà possibile assaggiarne un quarto a scelta. La brioche “col tuppo” da accompagnamento sarà apposatimante realizzata da Ottavio Guccione con grano siciliano, varietà Maiorca.

Prenotazioni
L’evento è aperto al pubblico e ai soci, per max 32 partecipanti. Data: martedì 27 giugno, inizio ore 20.45. Prezzo soci: € 10,00. Prezzo non soci (pubblico): € 15,00.  Per prenotare inviare un messaggio WhatsApp al numero cell. 3203389919 entro lunedì 26 giugno e attendere conferma. Per altre informazioni, chiamare allo stesso numero sopra indicato. Nel messaggio vi preghiamo di indicare: nome, cognome, cellulare, del socio che prenota; NR degli ospiti, specificando se si richiede lo sconto. La prenotazione è impegnativa.

L’albicocca di Scillato – Presidio Slow Food
Il paese di Scillato si adagia nella valle del fiume Imera, ai piedi del Parco delle Madonie, in provincia di Palermo. Antiche acque sorgive rendono fertili i suoi terreni, che ospitano giardini, uliveti e frutteti. Floridi agrumeti caratterizzano da sempre le sue campagne, con varietà molto particolari: tardive e molto succose.
Ma questo territorio è, prima di tutto, la zona di produzione di una particolare albicocca: i contadini della zona sanno che, da sempre, questa varietà è considerato un frutto prezioso; un tempo c’era chi arrivava da lontano, seguendo la fama del suo profumo e del suo sapore. E’ una varietà di albicocca precoce, dal frutto piccolo, spesso sfaccettato di rosso, molto profumato e dal sapore intenso. La raccolta inizia alla fine di maggio e dura solitamente due o tre settimane. La coltivazione è tradizionale: ogni anno si potano gli alberi, non si fanno trattamenti chimici – né per il terreno né per i frutti – e si raccoglie a mano, in modo scalare. Gli alberi sono grandi e hanno più di 30, 40 anni. I frutti sono sensibili alle manipolazioni e ai trasporti e, per questa ragione, la loro commercializzazione è limitata ai mercati vicini. A Scillato tutte le famiglie contadine preparano ogni anno un’ottima confettura di albicocche. Ma la pressione di prodotti più redditizi e di mercati più dinamici ha reso questa varietà a rischio di scomparsa.
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